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5.0 out of 5 stars Chissà quando si smetterà di parlar male di Baricco. ...
Chissà quando si smetterà di parlar male di Baricco. per noia, invidia, o chissà quale altra diavoleria. Un libro che si divora in una notte, una storia carica di sfumature (come tutti i suoi libri), un racconto che ricorda le origini, immobili, di uno scrittore straordinario.
5.0 out of 5 stars Five Stars
Amazing book!
Efficace
Livré en état tout à fait correct.
Four Stars
Spassoso, anche se con un finale amaro. Dentro c'è tutto Baricco.
Tutto qui?
Un non-romanzo leggerino, senza un finale degno di Baricco, sembra che la voglia di stupire abbia preso il posto della voglia di raccontare. Chiamasi involuzione.
Baricco sa usare bene le sue "piccole macchine molto esatte"
“Le parole sono piccole macchine molto esatte, mi creda, se uno non le sa usare, tanto vale che non le usi”. Con queste parole Smith apostrofa Wesson, il pescatore di uomini che ha da poco conosciuto. Baricco è tra gli scrittori che meglio sanno far muovere queste “piccole macchine” e quindi può permettersi di usarle. A 20 anni da Novecento propone un nuovo testo per il teatro, dove i due protagonisti devono aiutare una donna, Rachel, a realizzare il suo progetto di gettarsi dalle cascate del Niagara il 21 febbraio del 1902. Ce la farà? Questa domanda mi ha spinto a finire in fretta le 100 paginette; un piacere più che uno sforzo.Baricco trasforma il suo raccontare in un apologo dell’arte stessa del narrare e lo fa dimostrando, da amante della musica, di avere il senso del ritmo; il tono lieve e ironico che scandisce il ritmo principale ogni tanto viene abbandonato per lasciar spazio a improvvise accelerazioni; una scelta che fa risaltare i punti in cui le parole improvvisamente, spesso per poche battute, cambiano registro e lasciano emergere qualche cosa che ha un senso e una profondità: “Le avrei dovuto dire che tanti saltano nello stesso modo via dalla loro vita, oltre se stessi, rischiando tutto per sentirsi davvero vivi”.
Chute du Niagara
Pour une fois,Gallimard est excusable d'avoir mis tant d'années à traduire et publier cet ouvrage décevant,qui exhibe tous les défauts de son auteur.L'on a apprécié beaucoup de livres de Baricco:"soie" et "novecento" bien sûr,mais aussi "Emmaus",entre autres:la conception du monde y était portée par un art narratif de la meilleure facture,et le style concis et allusif de Baricco faisait merveille.Ici rien de tout cela:Smith & Wesson (Tom et Jerry,il fallait oser...)sont de minables escrocs qui acceptent de précipiter d'une hauteur de cinquante mètres un tonneau contenant une pauvre fille,journaliste ratée,qui vise la célébrité et le dépassement de soi.Bien sûr,l'équipée dérisoire échoue et l'héroïne meurt dans les eaux du Niagara.Certes,ce sujet en vaut d'autres aussi peu enthousiasmants;là n'est pas le problème.Philosophie de comptoir,écriture bâclée,expression triviale:cette fausse pièce de théâtre est un ratage indigne de son auteur.L'on voit bien ce qu'il a voulu illustrer:l'exploit qui rend chaque vie unique,la rédemption par l'acte...mais avec quelle pesanteur cela est-il traité!D'aucuns pourront y trouver une économie de moyens salutaire,pour ma part je n'y vois que pauvreté de style.
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